Di Silvano Danesi.
Le prime dichiarazioni del nuovo Segretario di Sato Usa fanno capire che il Mar della Cina sarà uno dei teatri caldi dei prossimi mesi e che la guerra tecnologica con il Dragone continuerà, per stabilire l’egemonia occidentale sulle nuove tecnologie.
Blinken ha definito il Dragone una “autocrazia tecno”, dicendo che “cerca di diventare, in effetti, il paese leader nel mondo: il paese che stabilisce le norme, che stabilisce gli standard. Se le techno democrazie o le tecno autocrazie sono quelle che definiscono come viene utilizzata la tecnologia – la tecnologia che domina tutte le nostre vite – penso che farà molto per dare loro forma ai prossimi decenni. Abbiamo un interesse molto forte nell’assicurarci che le democrazie tecnologiche si uniscano in modo più efficace, così che siamo noi a dare forma a quelle norme e regole.
Tony Blinken, che da oggi a mezzogiorno (ora di Washington e alle 18 ora italiana) è il Segretario di Stato Usa, ha affermato, come riferisce Newsmax, che il presidente Donald Trump aveva ragione ad adottare un “approccio più duro” alle minacce della Cina.
Antony John Blinken, detto Tony, è un politico statunitense che è stato Vicesegretario di Stato dal 2015 al 2017 e vice consigliere della sicurezza nazionale dal 2013 al 2015, sotto il presidente Barack Obama. Dal 2009 al 2013 è stato Consigliere per la sicurezza nazionale del vicepresidente degli Stati Uniti (ora presidente) Joe Biden.
“Il presidente Trump – ha detto Blinken durante la sua audizione di conferma al Senato, come riferisce il New York Post – aveva ragione nell’adottare un approccio più duro alla Cina”. “Non sono molto d’accordo con il modo in cui ha affrontato la questione in diversi settori – ha aggiunto Blinken a proposito di Trump – ma il principio di base era quello giusto, e penso che sia effettivamente utile per la nostra politica estera”.
Le affermazioni di Blinken fanno pensare che il confronto con la Cina sarà duro anche con l’amministrazione entrante.
Blinken ha aggiunto il suo accordo con il Segretario di Stato uscente, Mike Pompeo, riguardo al trattamento da parte del governo cinese dei musulmani uiguri come “genocidio”. Inoltre, Blinken ha affermato che “c’è stato un forte e lungo impegno bipartisan a Taiwan” e il suo approccio diplomatico continuerà con “l’impegno a Taiwan” come “qualcosa a cui teniamo molto”.
“Parte di quell’impegno – ha aggiunto Blinken – è assicurarsi che Taiwan abbia la capacità di difendersi dall’aggressione. E questo è un impegno che durerà assolutamente”.